Cosa succede durante una seduta di psicoterapia?

È molto frequente che, in occasione del primo contatto telefonico, mi venga posta questa domanda: “Cosa accade durante una seduta di terapia?”, che quasi sempre significa “Cos’è la psicoterapia?”.
Come spiegare qualcosa di tanto complesso e semplice allo stesso tempo? Forse si potrebbe iniziare dallo sfatare alcuni luoghi comuni sull’argomento.
Noi psicoterapeuti no, non siamo degli stregoni, non possediamo (ahimè…o per fortuna) bacchette magiche o poteri sovrannaturali atti a guarire la gente. Moltissime volte chi si accomoda dinanzi a me, durante la sua prima seduta, nutre nella psicoterapia una sorta di aspettativa “magica”, solitamente mi dice “Dottoressa, le abbiamo provate tutte, questo è davvero l’ultimo tentativo”. Mi guarda aspettandosi quasi che io dica: “Non si preoccupi, ecco la formula magica che risolverà ogni cosa” e lo saluti.
Altri accettano un percorso più prolungato, confidando nel “potere salvifico” della parola, “Magari sfogarmi mi serve”, quasi come se lo psicoterapeuta fosse un amico al quale raccontare tutto e che possa, al limite, dare un consiglio. Certo, “sfogarsi” serve, molta gente è coartata nel suo dolore, quindi riuscire ad esprimere ciò che si ha dentro sicuramente aiuta molto, ma una psicoterapia non è solo questo. Se fosse solo questo, son solita dire, non mi farei pagare. Uno psicoterapeuta non dà neanche consigli. I consigli, si sa, si chiedono agli amici e lo psicoterapeuta non è un amico. Solitamente si chiede un consiglio per sentirsi confermato nelle proprie idee e quasi mai i consigli ricevuti vengono seguiti.
Molta gente, probabilmente influenzata dall’immagine psicodinamica classica che passa attraverso i media, è convinta che durante una seduta di terapia parli solo il paziente, a volte tanto a volte un po’ meno, e che il terapeuta resti in religioso silenzio. La percezione che ne consegue è che lo psicologo non serva, che si possa fare tutto da soli, d’altronde se devo solo parlare…posso farlo con chiunque e gratis?

Lo scopo dello psicoterapeuta, seduta dopo seduta, è di ragionare assieme al paziente sui problemi che quest’ultimo porta in seduta, individuare ciò che gli impedisce di trovare ed attuare le sue soluzioni, impostare piccoli obiettivi che portino all’obiettivo finale (che quasi sempre coincide con la soluzione dello stato di disagio riportato dal paziente in prima seduta), lavorare sugli ostacoli che si frappongono tra il paziente e gli obiettivi che ci si è posti e far sì che possano essere superati e risolti.
Ogni intervento psicoterapeutico è unico (così come è unica ciascuna seduta) in quanto unica è la relazione -anch’essa- terapeutica che si instaura tra ciascun paziente ed il terapeuta. Ogni paziente è unico e porta con sé una gran mole di esperienze (a volte molto dolorose), emozioni spesso in contrasto tra loro, valori, ricordi, pensieri, difese… Il compito del terapeuta è quello di accogliere tutto ciò, ridefinire quanto risulta confuso, individuare le risorse che il paziente possiede ed alla luce di tutto questo impostare con il paziente gli obiettivi del percorso e sempre insieme lavorare al raggiungimento degli stessi. Immaginate uno psicoterapeuta come un allenatore: individua le potenzialità dell’atleta, imposta con lui gli obiettivi da raggiungere e lo allena. L’atleta giocherà da solo le sue partite, sempre ricordando quanto appreso durante gli allenamenti e mettendo a frutto i progressi fatti, poi tornerà ad allenarsi, fino a raggiungere gli obiettivi stabiliti con l’allenatore. Quest’ultimo non entra mai in campo, resta sempre in panchina. La sua presenza si rivelerà inutile quando l’atleta si sentirà abbastanza pronto da andare alle olimpiadi e vincere la sua personale medaglia d’oro.
Proprio alla luce dell’unicità del paziente e della relazione terapeutica, è impossibile definire a priori la durata di un percorso di psicoterapia. Dipende, come si può dedurre, da tantissimi fattori per di più legati al paziente, all’entità del problema rilevato, alla tempestività della richiesta di intervento, alle difese, alla motivazione reale al cambiamento.
In ultimo mi preme sempre ricordare che ogni psicoterapeuta, a prescindere dall’orientamento che ha sposato, è un valido professionista. Non esiste lo psicoterapeuta perfetto in assoluto ma esiste sicuramente uno psicoterapeuta perfetto per ogni paziente. Se avete intenzione di intraprendere un percorso di conoscenza di voi stessi e di cambiamento, lasciatevi guidare dal vostro istinto, scegliete il terapeuta che maggiormente vi ispira, difficilmente vi sbaglierete.
Abbiate cura, piuttosto, di affidarvi ad un vero professionista, regolarmente iscritto all’albo degli psicologi (per una diagnosi o una breve consulenza) o degli psicologi psicoterapeuti (qualora viviate uno stato di sofferenza e desideriate intraprendere un percorso di cambiamento). Verificarlo è semplicissimo: basta consultare l’albo nazionale degli psicologi e psicoterapeuti inserendo nome e cognome del professionista.
ALBO NAZIONALE DEGLI PSICOLOGI/PSICOTERAPEUTI: https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Dott.ssa Giannalisa Colasuonno
Psicologa Psicoterapeuta e Psicodiagnosta
Corso Umberto I, 26 Grumo Appula (Ba)
tel. 366 30 55 032
email: info@studiocolasuonno.com
www.studiocolasuonno.com

Lascia un commento